DODGE CHARGER DAYTONA SRT CONCEPT

LA MUSCLE CAR DIVENTA ELETTRICA

Ancora non sono stati forniti dati completi, sulle caratteristiche di questo mostriciattolo elettrico della Dodge. Si sa solo, che la motorizzazione è affidata a un sistema a 800V Banshee. Il nome arriva da una creatura mitologica irlandese e rende bene l’idea, del futuro delle muscle car americane, in chiave “E”. La Dodge Charger Daytona SRT, per il momento, è ancora una concept ed è stata presentata all’M1 Concourse di Pontiac, in Michigan, durante la serie di eventi del Dodge Speed Week. I più datati, osservando questa SRT, scorgeranno i tratti somatici del mitico “Generale Lee”, vero protagonista della serie Hazzard, andata in onda dal 1979 al 1985, per ben 147 puntate. Questo veicolo, stando alle dichiarazioni della casa: si guida come una Dodge, ha l’aspetto di una Dodge, cammina più di una SRT Hellcat e suona come una Dodge. Tre i brevetti, o per lo meno le soluzioni in attesa di brevetto, che caratterizzano questo concept e che, sicuramente, troveremo su mezzi concreti:R-Wing, un insieme di soluzioni aerodinamiche, che richiamano la  Dodge Daytona; eRupt, una vera novità in tema di elettriche, un cambio a più velocità, di tipo elettromeccanico, comprensivo di funzione PowerShot push-to-pass (si attivata premendo un pulsante sul volante e t’incolla al sedile); scarico a camera Fratzonic, una sorta di sistema amplificato, che può raggiungere i 126 dB e fare più rumore di un motore Hellcat. Qui, ci si consenta una considerazione: gli scarichi aperti e rumorosi, sono la diretta conseguenza di motori prestazionali, per tutta una serie di necessità tecniche, in questo caso, pensiamo che le elettriche vadano “Rumorizzate”, esclusivamente per motivi di sicurezza. Altra caratteristica, non proprio da muscle car, la trazione integrale. I cerchi sono da 21 pollici verniciati, con disegno a diamante e con il logo rosso Fratzog, che spunta sui bloccaggi centrali. Il sistema frenante è dipinto in grigio, composto da elementi a sei pistoncini. Nonostante le caratteristiche fortemente corsaiole, i sedili posteriori sono, comunque, ripiegabili ed offrono una discreta capacità di stivaggio. Internamente, troviamo uno schermo centrale da 12,3 pollici, inclinato di quasi dieci gradi verso il guidatore, abbinato ad un quadro strumenti da 16 pollici curvo. Non manca l’Head-up Display (HUD) da 8 per 3 pollici. Il raggio centrale del volante non è collegato alla corona, il che conferisce una strana percezione di galleggiamento. Quattro le modalità di guida selezionabili: Auto, Sport, Track e Drag.

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